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Questa pagina é stata scritta e revisionata dai Direttori, Dott.ssa Francesca Frigeni e Dott. Marco Gargano

Cosa sono rabbia e aggressività?

I termini rabbia e aggressività sono stati spesso utilizzati in modo interscambiabile, anche se non combaciano sempre.

La rabbia è uno stato emotivo mentre l’aggressione si riferisce al comportamento messo in atto (coincide con l’attacco fisico e verbale).  La rabbia coincide con quei pensieri negativi che si attivano automaticamente nell’individuo in risposta a un evento/stimolo (ad esempio: essere trattati male,  venire criticati, essere costretti a fare qualcosa contro la propria volontà, essere abbandonati, venire delusi, traditi, sapere di essere odiati o assistere ad azioni violente), associati a delle risposte fisiologiche (come l’accelerazione del battito cardiaco, aumento della tensione muscolare, sensazione soggettiva di calore e irrequietezza) che spesso predispongono l’individuo all’azione,  nella peggiore delle ipotesi ad azioni aggressive.

L’aggressività nell’essere umano è definita come  un comportamento diretto da un individuo contro un simile, un oggetto o verso sé con lo scopo di arrecare un danno.

Si distinguono diverse tipologie di aggressività:

  • attiva: l’individuo tenta di arrecare danno a un suo simile, mediante l’impiego della forza
  • passiva: l’individuo esegue atti di omissione ad esempio il non prestare operazioni di aiuto verso chi si trova in uno stato di necessità
  • diretta: arreca danno con modalità mirata, in cui si utilizza il proprio corpo per arrecare sofferenza. Ad esempio inveire, urlare, offendere o colpire qualcuno
  • indiretta: costruisce un contesto negativo e ostile nei confronti della vittima. Ad esempio diffamare un soggetto per arrecargli danno
  • autodiretta: l’oggetto da aggredire diventa il sé. Ad esempio autolesionismo, procurarsi delle ferite
  • eterodiretta: verso oggetti o persone
  • reattiva: provocata da un torto subito e alimentata dal sentimento di vendetta. Ad esempio un comportamento aggressivo che si manifesta in risposta ad altre condotte aggressive
  • o proattiva: sia essa fisica o psicologica, viene programmata con una strategia studiata per nuocere all’altro. Ad esempio programmare come ferire o offendere qualcuno.

Quali sono i sintomi dell'incapacità di gestire la rabbia?

La caratteristica principale del disturbo da disregolazione dell'umore dirompente (ovvero l’incapacità di gestire la rabbia) è la grave, cronica e persistente irritabilità.

Tale collera appare sproporzionata nell'intensità e rispetto all'età, alla situazione ed al contesto in cui si verifica.

Questa grave irritabilità ha due manifestazioni cliniche importanti:

  1. gli scoppi d'ira sono frequenti (2 o 3 volte alla settimana) nell'arco di almeno un anno e tipicamente sono in risposta ad una frustrazione; possono essere, inoltre, verbali o comportamentali;
  2. tra uno scoppio d'ira e l'altro il soggetto presenta umore persistentemente e costantemente arrabbiato

Come si risolve la gestione della rabbia?

Gli interventi per la gestione della rabbia si focalizzano sul modo in cui i pazienti percepiscono le provocazioni interpersonali e spesso promuovono la capacità di mettersi dal punto di vista dell'altro in modo tale che non venga percepito come ostile o colpevole (Day, Howells, Mohr, Schall & Gerace, 2008): il perspective taking.

Diversi studi, sul trattamento di problemi connessi alla rabbia e all’aggressività, hanno confermato l’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale (CBT) (Lipsey, 2009; Litschge, Vaughn, & McCrea, 2010), avvalorandola come strumento elettivo.

Ci sono inoltre evidenze importanti rispetto ai benefici apportati dal trattamento EMDR con queste problematiche.

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Fonti scientifiche

  • Attanasio S.,(2012). Psicologia Sociale e Devianza – Lezione 11: Aggressività.
  • Day, A., Howells, K., Mohr, P., Schall, E., & Gerace, A.,(2008). The development of CBT programmes for anger: The role of interventions to promote perspective-taking skills. Behavioural and Cognitive Psychotherapy, 36(3), 299–312.
  • https://doi.org/10.1017/S135246580800430X
  • Lipsey,( 2009). The Primary Factors that Characterize Effective Interventions with Juvenile Offenders: A Meta-Analytic Overview,(2009). Victims and Offenders 4(4):124-147. DOI: 10.1080/15564880802612573
  • Litschge, Vaughn, & McCrea (2010). The Empirical Status of Treatments for Children and Youth With Conduct Problems: An Overview of Meta-Analytic Studies. Research on Social Work Practice 20(1):21-35 DOI: 10.1177/1049731508331247
  • Tafrate, R. C., Kassinove, H., & Dundin, L. (2002). Anger episodes in high and low trait anger community adults. Journal of Clinical Psychology, 58(12), 1573–1590.
  • https://doi.org/10.1002/jclp.10076