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Cosa sono le dipendenze?

Con dipendenza patologica ci si riferisce ad un’alterazione del comportamento della persona, la quale si ritrova in una condizione di irrefrenabile desiderio nei confronti di una sostanza, di un oggetto, di un comportamento o di una relazione, che la conduce ad una spasmodica ed eccessiva ricerca del piacere donatogli da queste.

È caratterizzata da una compulsiva necessità che spinge l’individuo ad incrementare l’interazione tra sé e l’oggetto del suo desiderio, con l’obiettivo di non vivere il malessere legato alla sua privazione, oltre al tentativo di aumentare l’effetto benefico che questo gli procura.

Un comportamento continuativo di questo tipo conduce l’individuo a perdere completamente la sua capacità di controllo in merito, poiché egli viene travolto dal circolo vizioso per cui il suo bisogno aumenta in maniera direttamente proporzionale alla situazione di abuso. L’individuo dipendente trascorre gran parte del suo tempo alla ricerca dell’oggetto del piacere, facendo ruotare la propria quotidianità attorno a questo, noncurante della pericolosità sociale delle situazioni che potrebbe trovarsi a fronteggiare pur di ottenere ciò di cui ha bisogno.

La persona è totalmente incapace di mitigare il proprio comportamento, sebbene riesca a toccare con mano le conseguenze disastrose che questo comporta sulla sua vita quotidiana e sul suo funzionamento individuale, poiché la dipendenza spesso viene vissuta quale unica via d’uscita da una sofferenza emotiva importante. In situazioni di questo genere il comportamento dipendente occupa la quasi totalità della vita della persona, con il rischio di comprometterne il normale funzionamento, poiché tende a donare minor importanza ad ulteriori attività, relazioni, azioni e sentimenti.

La dipendenza inoltre influenza anche il suo tono dell’umore, accrescendo notevolmente i conflitti interpersonali. Le cause di una dipendenza possono essere molteplici ed unicamente attraverso un lavoro sulla storia di vita della persona è possibile arrivare a comprenderle. Per la prima volta, il DSM-5 comprende, insieme ai disturbi da uso di sostanze, anche i disturbi dipendenti non correlati all’uso di sostanze, quali il disturbo da gioco d’azzardo, la dipendenza da TV, da internet, lo shopping compulsivo, le dipendenze dal sesso e dalle relazioni affettive.

La dipendenza affettiva disfunzionale è definibile quale uno stato psicologico in cui la relazione di coppia viene vissuta come una condizione unica, totalizzante e indispensabile per la propria esistenza. Al partner viene riconosciuta un’importanza tale da annullare sè stessi e i propri bisogni, oltre alla presenza di un desiderio di fusione che perdura nel corso del tempo. Per queste persone la propria efficacia personale è completamente dipendente dalla presenza di una relazione significativa e stabile. Il soggetto dipendente non considerandosi spesso quale meritevole di amore sarà portato a scegliere non consapevolmente dei partner narcisisti, evitanti e anaffettivi, incapaci di disconfermare quest’idea negativa di sé. La dipendenza affettiva, dunque, non riguarda unicamente l'individuo dipendente, il cui partner spesso risulta essere rifiutante o sfuggente, incapace di essere supportivo. Esiste poi una forma di dipendenza affettiva definita “co-dipendenza”, che comporta l’annullamento della soggettività dell’individuo in virtù dei bisogni di un partner dipendente da sostanze o da altro.

Come si risolvono le dipendenze?

La terapia cognitivo-comportamentale è il trattamento più indicato dalla nosografia per quanto concerne le dipendenze comportamentali. In questo approccio vengono analizzate le catene tra pensieri e comportamenti agiti dalla persona, con l’obiettivo di accompagnarla a padroneggiare delle strategie gestionali più proficue.

Le persone che intraprendono un percorso terapeutico si impegnano a conoscere le caratteristiche delle loro dipendenze, ad individuare e gestire al meglio le situazioni ad alto rischio di ricaduta e ad attuare comportamenti alternativi più adattivi.

Nel corso del tempo anche la terapia sistemica ha apportato grandi risultati al campo delle dipendenze.È fondamentale per esempio il lavoro con la famiglia, poiché l'individuo nasce e si evolve in relazione all’ambiente in cui è inserito. L’intervento con la famiglia nasce dalla consapevolezza che il mancato coinvolgimento di questa nel recupero del tossicodipendente potrebbe provocare notevoli limitazioni terapeutiche, essendo il sintomo quasi sempre sinonimo di un disagio che nasce all’interno dell’ambiente familiare. Il sintomo dipendente viene considerato quindi come generato dal sistema e fondamentale per il mantenimento dell’equilibrio dello stesso. Assumendo tale modalità operativa la patologia verrà quindi ridefinita entro confini più ampi e informativi, non più come un concetto statico appartenente ad un unico membro, ma come permeante l’intero nucleo familiare.

Un altro tipo di terapia efficace e largamente impiegata nelle realtà terapeutiche che lavorano sulla quotidianità del l'individuo è la terapia di gruppo, indirizzata sia agli individui dipendenti che, laddove fosse possibile, alle famiglie degli stessi. Per quanto concerne invece la dipendenza affettiva è fondamentale comprendere innanzitutto quale sia la motivazione ad essa sottostante e lavorare sulle relazioni della persona, al fine di rielaborare le esperienze negative per consentire la creazione di relazioni significative sane e autonome. È importante lavorare incrementando l’autostima e l’intraprendenza della persona in modo che egli si possa relazionare con gli altri senza eccessiva sofferenza e paura.